System integrator, o “integratore di sistemi informatici”. Può essere uno specialista o una azienda, ma è comunque una figura che riveste un ruolo sempre più fondamentale, poiché si occupa di sviluppare soluzioni per far comunicare e dialogare fra loro in modo corretto i diversi sistemi informatici, spesso eterogenei. Il System Integrator è specializzato nella gestione di reti e apparati informatici e gestisce l’architettura informatica delle aziende. Per poter raggiungere gli obiettivi di efficienza operativa che il cliente si è dato, deve collaborare con un Internet Provider in linea con i suoi valori.

System Integrator e Internet Provider

Dalla scelta dell’Internet Service Provider (ISP) dipende per intero il buon funzionamento di molti servizi aziendali e, soprattutto, la sicurezza informatica, elemento di importanza crescente in quest’ultimo periodo. Attraverso la rete Internet, infatti, eventuali hacker possono riuscire a penetrare nei sistemi informatici aziendali, provocando danni di varia gravità come ransomware o estorsioni. I ruoli di System integrator e ISP sono complementari, ma non devono essere confusi tra loro.

Il risultato del lavoro svolto dal System Integrator dipende anche dalla adeguatezza e sicurezza delle soluzioni di Tlc; questi può scegliere i servizi di connessione di diversi Internet Provider, per soddisfare le diverse necessità dell’azienda, ma, per i motivi di cui sopra, la scelta più consigliabile risulta quella di avvalersi di un unico fornitore, competente e affidabile, che sia anche un partner in grado di soddisfare il cliente, al pari del System Integrator. Vediamo perché.

Innanzitutto, un Internet Provider deve essere in grado di fornire tutte le tipologie di accessi disponibili sul mercato (rame, fibra ottica, radio). Inoltre, deve assicurare la business continuity, ossia offrire backup altamente affidabile: se si verifica un guasto sulla connettività primaria, i servizi devono essere instradati in automatico sulla connettività di backup. Per ragioni di sicurezza dei dati è bene che l’Internet Provider faccia uso di data center di sua proprietà al fine di avere il controllo dei servizi offerti. Inoltre, è importante la consegna dei servizi di accesso su nodi differenziati.

L’offerta di connettività

È importante, per un System Integrator, scegliere un unico Internet Provider che sia in grado di offrire un ampio ventaglio di soluzioni di connettività: dalla fibra ottica dedicata FTT Home (collegamenti simmetrici fino a 10 Gbps) a quella condivisa (collegamenti asimmetrici e simmetrici fino a 2,5 Gbps), con circuito in fibra ottica fino alla sede aziendale, a scendere fino alla connessione in fibra ottica FTT Cabinet (collegamenti misti fibra-rame). A questi possono aggiungersi connessioni wireless di tipo dedicato o condiviso. Infine, ADSL e SHDSL.

È inoltre indispensabile assicurarsi che l’Internet Provider offra valori di banda minima garantita simmetrica adeguati alle proprie esigenze e personalizzabili (velocità di trasferimento dati minima in download e upload) anche in caso di congestione della rete. A questa va aggiunta anche una bassa latenza, la diversificazione e la ridondanza della Rete di raccolta e trasporto del traffico e la resilienza dei POP dell’ISP.

Non ultimo, è importante che il provider metta a disposizione dell’azienda personale specializzato per gestire le richieste di supporto (commerciali e tecniche), meglio se personale dipendente, accuratamente selezionato e continuamente formato e certificato sulle tecnologie proposte. Inoltre, che abbia predisposto un servizio di monitoraggio dei servizi in tempo reale per garantire la continuità operativa (manutenzione preventiva).

Gli strumenti per la sicurezza informatica

La sicurezza informatica sta assumendo un ruolo sempre più importante per le aziende, dal momento che gli attacchi ai sistemi informatici delle aziende sono in aumento, mentre si stanno diffondendo sempre più pratiche di smart working, ossia di lavoro svolto al di fuori della sede dell’azienda, utilizzando strumenti propri e la rete pubblica. L’Internet Provider deve quindi poter fornire anche accessi VPDN sicuri per smart worker e utenze mobili, aggiungendo funzionalità firewall come:

  • Antimalware;
  • Web Filtering;
  • IPS/IDS;
  • Anti-DDoS;
  • Application Control;
  • Antivirus;
  • Antispam;
  • Sandbox technology (in cloud).

Internet Provider e protezione DDoS

Un attacco DDoS (acronimo di Distribuited Denial of Service) è rivolto agli indirizzi IP pubblici, fatti oggetto di una costante e continua ricezione di accessi che saturano del tutto la banda rendendo irraggiungibili servizi, siti web e server per tempi che possono andare da qualche minuto a giorni, con pesanti conseguenze economiche e di danno di immagine. L’unico modo per proteggersi da questa classe di minacce è a monte, quindi a livello di Internet Provider. Questo deve poter fornire una protezione DDoS su tutti gli indirizzi IP pubblici attivi, con il compito di controllare il traffico prima che arrivi al cliente, scartando quello anomalo e potenzialmente pericoloso e permettendo l’accesso solo a quello considerato affidabile.